Una stazione spaziale sta precipitando sulla
Le probabilità che qualche pezzo della stazione spaziale possa colpire una persona sono più remote di quelle di esser folgorato da un fulmine ma se la fortuna ha gli occhi bendati la sfortuna ci potrebbe vedere benissimo.
La notizia è reale, la stazione spaziale Cinese è fuori controllo, e sta attualmente precipitando sulla terra, non è proprio come si vede nei film attualmente la stazione spaziale è a circa 200 km dal suolo terrestre con un'inclinazione di 42 gradi sull'equatore, ciò vuol dire che attualmente sta facendo il giro completo della terra circa 4 volte al giorno (in questo preciso istante sta sorvolando l'Africa), quando l'avvicinamento risulterà essere sotto i 120 km inizierà la vera fase di fuoco e fiamme data dal forte attrito con l'atmosfera che potrebbe portare al distaccamento di alcune parti della stazione spaziale soprattutto sotto gli 80 km, di tutto questo è imprevedibile calcolare ciò che arriverà alla terra o al mare, poiché a seconda della forma, dalle condizioni climatiche, dall'attrito sviluppato e del tipo di materiale delle parti distaccate si potranno avere dei risultati diversi
La previsione di impatto
Il rientro in atmosfera è previsto, secondo quanto diramato dalla protezione civile, per la data nominale il 1° aprile 2018 alle ore 10:25 UTC, ovviamente non essendo possibile individuare il momento preciso è doveroso precisare che c'è un 95 % di possibilità che l'orario rientri comunque nella data nominale prevista con uno scarto di errore di circa 48 ore.
Il luogo di impatto
Il Nord Italia è salvo mentre attualmente ci sono ancora delle significative probabilità che il Centro e Sud Italia possano essere interessate "dall'impatto" è però importante sottolineare che la zona interessata si estenda a una fascia della terra molto ampia; Gli eventuali frammenti della Tiangong 1 che resisteranno all’attrito con l’atmosfera cadranno nella zona all’interno della fascia -44°S e +44°N di latitudine, per tale ragione non è necessario allarmarsi.
I frammenti che resisteranno agli attriti distruttivi precipiteranno su un'area lunga fra 800 e 2.000 chilometri e larga circa 70 chilometri. La probabilità che i frammenti cadano tutti in mare è del 62%, mentre quella che il rientro avvenga nella fascia di latitudine compresa tra 35 e 43 gradi Nord, che comprende anche l'Italia, si aggira intorno al 18%.
Il Web ironizza sulla qualità dei materiali con cui la stazione cinese è stata costruita, c'è chi è infelice perché nella sua città avevano appena rifatto il manto stradale e chi interpreta la caduta come un segnale divino proveniente dal cielo ma tutto sommato il clima generale non è allarmista.
Le norme di comportamento diramate dalla protezione civile
• è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti. Si consiglia, comunque, di stare lontani dalle finestre e porte vetrate;
• i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;
• all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono, per gli edifici in muratura, sotto le volte dei piani inferiori e nei vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi), per gli edifici in cemento armato, in vicinanza delle colonne e, comunque, in vicinanza delle pareti;
• è poco probabile che i frammenti più piccoli siano visibili da terra prima dell'impatto;
• alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero sopravvivere all'impatto e contenere idrazina. In linea generale, si consiglia a chiunque avvistasse un frammento, senza toccarlo e mantenendosi a un distanza di almeno 20 metri, di segnalarlo immediatamente alle autorità competenti.
Milano, 26/03/2018
Team Cogede Consulting
Il Commercialista di Milano e di Pavia