Tre furti di identità all’ora
Con furto di identità, si intende quando una persona si impossessa dell’identità di un singolo, utilizzandone i dati personali (come nome, cognome, foto etc) con lo scopo di diffamazione o ancora peggio di frodi, quindi creando danni economici alla vittima.
Le frodi creditizie, per mezzo di furto di identità, scoperte in Italia nel 2016 sono di un numero ben più elevato di quelli dell’anno precedente. Quasi 25.500 in più.
Nei giorni scorsi ha creato molto scalpore un maxifurto di dati personali ai danni i 400.000 utenti, scoperto dalla banca Unicredit. La perdita è pari a oltre 150 milioni di euro.
Le regioni maggiormente colpite sono in scala la Calabria al primo posto, la Campania al secondo e a seguire il Molise e l’Abruzzo, con più precisione nelle province di Terni, Enna, Cosenza, Lecco e Medio Campidano in Sardegna.
La 24esima edizione dell’Osservatorio sui furti di identità e le frodi creditizie rivela che le conseguenze siano l’uso illecito di dati sensibili, sia anagrafici che finanziari per scopi personali tra cui l’ottenere credito, l’acquistare beni, senza poi erogare i pagamenti tramite l’utilizzo di nomi altrui.
Come proteggersi per evitare di subire conseguenze negative alla propria identità?
Innanzitutto è utile sapere che il nostro sistema giuridico, tutela il singolo individuo con la disposizione dell'articolo 494 del codice penale, il quale ha come oggetto di tutela penale la pubblica fede. Può essere insidiata da parte di inganni che siano relativi all'identità, agli attributi sociali o alla semplice essenza di una persona. In ogni caso, i singoli utenti farebbero bene ad applicare una protezione autonoma tenendo elevata la sicurezza dei propri computer, ad esempio aggiornando i loro sistemi operativi, mantenendo sempre in esecuzione il software antivirus e soprattutto utilizzare estrema cautela nel loro utilizzo dell'IT.
Milano, 31/07/2017
Team Cogede Consulting
Il Commercialista di Milano e di Pavia