Tariffazione a 28 giorni: rimborsi in arrivo

La storia infinita delle bollette a 28 giorni potrebbe vedere finalmente il suo finale. Il Consiglio di Stato si è espresso a favore dei consumatori.

La storia inizia nel 2017

Tutto iniziò nel secondo semestre del 2017, quando molte compagnie telefonico aumentarono il costo del servizio ai propri clienti di circa l'8%, tramite il trucco della fatturazione a 28 giorni.

La tariffazione a 28 giorni anziché mensile permise così alle compagnie di ottenere un maggior guadagno senza ragione apparente. Nel 2018, questo aumento fu contestato dall’Antitrust, ma diversi operatori telefonici, non volendo rinunciare al guadagno, spalmarono l’aumento nelle fatture mensili. Il Cliente perciò continuava a non più attraverso la fatturazione a 28 giorni ma attraverso la normale fatturazione mensile, senza mai ottenere rimborsi ma continuando a pagare l’aumento che era stato ritenuto illegale.

L’intervento dell’Antitrust

L' Antitrust intervenne aprendo subito un provvedimento per verificare la sussistenza di un'intesa fra gli operatori, durante le ispezioni emerse l'ipotesi per la quale le parti avrebbero comunicato ai propri clienti, quasi contestualmente, una variazione del canone mensile a svantaggio dei clienti, con modalità e tempistiche praticamente identiche fra i vari operatori; Questa pratica scorretta portò ad un ammonimento da parte dell'Antitrust.

Intanto una legge in parlamento dichiarò illegale la pratica della fatturazione a 28 giorni

Il Garante intimò gli operatori di "definire la propria offerta in modo autonomo" intimando una sospensione cautelare degli aumenti che se non rispettata avrebbe portato gli operatori inadempienti a pagare pesanti sanzioni.

Oggi

La strada è stata lunga, innumerevoli ricorsi si sono seguiti, ma l’epilogo sembra essere davvero vicino.

Il prossimo 4 luglio il Consiglio di stato deciderà come procedere. Nel frattempo le compagnie decideranno le opzioni di rimborso da proporre agli utenti, che potranno scegliere tra uno storno in contanti in bolletta oppure in servizi.

Il Codacons teme invece che la strada sia ancora lunga, e che le brutte sorprese per i consumatori non siano ancora finiti.

Sono invece molti i consumatori che iniziano a pensare che la soluzione migliore sia staccare completamente il telefono, forse si perderanno i possibili rimborsi, ma sicuramente non si potrà più essere presi in giro.

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Milano, 23/05/2019