Iniziano ad esserci i casi in cui si va in tribunale in quanto il datore di lavoro sospende i lavoratori dipendenti e i loro relativi stipendi se non vaccinati.  Sebbene non ci sia una legge chiara (come la maggior parte delle volte, del resto) che regoli le norme di green pass aziendali, si ricorda innanzitutto l'art. 2087 del codice civile , che  obbliga il datore di lavoro ad adottare  "tutte quelle misure di prevenzione e protezione che sono necessarie a tutelare l'integrità fisica dei lavoratori " ponendolo come  garante della salute e della sicurezza dei dipendenti e dei terzi che per diverse ragioni si trovano all'interno dei locali aziendali.  É dunque obbligo del datore di lavoro fare in modo che si lavori in sicurezza e che i clienti vengano, a loro volta, tutelati.  

Il Tribunale e il Governo propendendo infatti per sostenere i datori di lavoro e non i dipendenti no vax, mentre dalla parte di questi ultimi ci sono, con dubbie ragioni, i sindacati.

Si attende dunque un pronto intervento congiunto da parte del legislatore e da parte della sanità di modo che le persone competenti definiscano l'obbligatorietà sui luoghi di lavori della vaccinazione contro il COVID-19 al fine di continuare a contenere il virus, prevenire un altro lockdow ne soprattutto tutelare la saluti di tutti quanti.

Milano, 09/08/2021

Cogede
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