Rivalutazioni e Riallineamento 2021
Nel modello Redditi 2021 esordiscono rivalutazione e riallineamento.
Le imprese che hanno scelto una delle discipline speciali introdotte nel 2020 devono tenere conto delle possibili problematiche al momento della dichiarazione.
Con riferimento alle società di capitali, la scelta di attribuire efficacia fiscale alla rivalutazione o al riallineamento del valore dei beni d'impresa passa dalla compilazione del quadro RQ.
Nelle specifiche sezioni si liquida sia l'imposta del 3% dovuta per il riconoscimento del maggior valore fiscale sui beni rivalutati che l'eventuale imposta del 10% dovuta per l'affrancamento della riserva in sospensione.
Gli operatori del comparto alberghiero o termale che hanno avuto accesso alla rivalutazione gratuita a norma del decreto "Liquidità" hanno a disposizione una sezione specifica del quadro RQ che però monitora esclusivamente l'imposta dovuta per l'affrancamento della riserva.
In base alle indicazioni dell'Agenzia delle Entrate, l'opzione per la valenza fiscale della rivalutazione si perfeziona indicando in dichiarazione i maggiori valori e la relativa imposta sostitutiva.
Una volta compilato il quadro RQ, l'omesso, insufficiente o tardivo versamento dell'imposta non rileva per il perfezionamento della rivalutazione.
L'impresa che ha omesso in tutto o in parte il versamento delle rate dell'imposta sostitutiva può in ogni caso effettuare il pagamento tramite ravvedimento operoso.
Un altro problema operativo si pone per le società con esercizio sociale a cavallo fra 2019 e 2020 che si sono già avvalse della rivalutazione disciplinata dal decreto "Agosto".
Questi soggetti devono infatti liquidare l'imposta sostitutiva del 3% dovuta in dichiarazione, ma dovendo utilizzare i modelli non aggiornati non hanno a disposizione una sezione dedicata per farlo.
Le istruzioni per il modello Redditi 2020 precisano che, se il modello non consente l'indicazione di alcuni dati necessari richiesti invece nel modello successivo, questi dovranno essere resi noti solo su richiesta dell'Agenzia delle Entrate.
La gestione della rivalutazione non si esaurisce nel solo quadro RQ.
Le società di capitale devono infatti gestire la compilazione anche del capitale e delle riserve contenuto nel quadro RS, che serve a monitorare la struttura del patrimonio netto come riclassificato agli effetti fiscali.
Rivalutazione e riallineamento dei valori hanno riflessi anche sul quadro RV.
Chi riallinea il differenziale contabile e fiscale grazie alle norme di favore del 2020, dovrebbe avere nella dichiarazione 2019 un quadro RV compilato.
Se a causa di un errore non c'è, il riallineamento non rimane precluso se sussistono le condizioni di accesso previste dalla normativa. Il riallineamento tramite pagamento dell'imposta sostitutiva al 3% ha efficacia a partire dal 2021, quindi nel modello 2021 (relativo al 2020) occorre mantenere il monitoraggio del disallineamento nel quadro RV che verrà rimosso nella dichiarazione successiva.
Il riallineamento gratuito che coinvolge il settore alberghiero e termale ha invece efficacia fiscale anticipata dal 2020, pertanto è già possibile rimuovere il monitoraggio del differenziale dal quadro RV con questa dichiarazione.
Per coloro che scelgono di effettuare la rivalutazione dei beni d'impresa ai soli fini civilistici, è sufficiente il solo monitoraggio, già in questa dichiarazione, del differenziale tra valore contabile e fiscale dei beni nel quadro RV, senza compilazione del quadro RQ.
Il monitoraggio del differenziale tra valore contabile e fiscale del valore dei beni d'impresa andrebbe effettuato nel quadro RV anche da parte delle società che rivalutano a pagamento a norma del decreto "Rilancio", poiché l'efficacia fiscale della rivalutazione è posticipata al 2021: il differenziale contabile e fiscale per il 2020 perciò esiste.
La rivalutazione con effetto fiscale rimane irrilevante per la formazione dell'incremento patrimoniale per la formazione della base Ace: infatti, secondo l'Agenzia delle Entrate, le riserve da rivalutazione sono da considerare indisponibili e quindi non fruibili ai fini dell'agevolazione fiscale.
Quindi nessun effetto sul prospetto Ace contenuto nel quadro RS.
Per il regime delle società di comodo l'eventuale effetto della rivalutazione fiscale dei beni d'impresa è posticipato al 2021, con un temperamento nel test di operatività per immobili abitativi dal coefficiente dal 6% al 4% dal 2021 fino al 2023.
Milano, 11/06/2021
Cogede
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