Bonus del 75% per la rimozione delle barriere architettoniche senza vincoli di natura soggettiva o oggettiva, per le imprese. L’agevolazione spetta per le spese sostenute su immobili strumentali, beni merce o patrimoniali. Si tratta di un intervento che ha lo scopo di garantire l’accessibilità, la visitabilità e l'adattabilità degli edifici privati e pubblici.

Ricordiamo che con barriere architettoniche si intende:

• ostacoli fisici fonte di disagio per la mobilità;
• ostacoli che limitano o impediscono l’utilizzo sicuro di parti, attrezzature o componenti;
• mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l'orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo.

La detrazione d’imposta riguarda le spese sostenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022, ripartita in 5 quote annuali. Inoltre sono previsti dei limiti di importo complessivo:

• 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari in edifici plurifamiliari indipendenti;
• 40.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio (edifici da due a otto unità);
• 30.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio (più di otto unità).

Per usufruire dell’agevolazione gli interventi devono rispettare i requisiti previsti dal decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989.

 

Potrà fruire della detrazione fiscale anche il detentore dell’immobile che ha sostenuto direttamente le spese per i lavori. Si tratta di un bonus che affianca la detrazione del 50 % e il superbonus del 110%, che spetta solo se sono contestualmente eseguiti interventi trainanti (ovvero riqualificazioni energetiche o adozione di misure antisismiche).

 

In alternativa alla detrazione, è possibile scegliere:

• la cessione ad altri soggetti del credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante;
• lo sconto in fattura, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi. 

 

Milano, 08/09/2022

Cogede
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