Riforma Fiscale: Parla la Corte dei Conti
La necessità di una riforma del sistema della Riscossione diventa sempre più pressante.
A fine maggio la Corte dei Conti ha pubblicato il suo rapporto sul coordinamento della finanza pubblica: nelle oltre cinquecento pagine del fascicolo vengono affrontati vari argomenti, anche in materia di strumenti per il contrasto all'evasione fiscale, dal cashback alla lotteria degli scontrini.
Un capitolo è dedicato all'attività di riscossione, i cui dati lasciano spiazzati: negli ultimi 21 anni sono stati recuperati solo il 13% dei crediti: 930 miliardi di euro lasciati in sospeso, quasi 1000 miliardi di arretrato.
Tasse e multe arretrate per quasi mille miliardi
Dal 2000 al 2020 l'Agenzia delle Entrate Riscossione, ex Equitalia, ha lasciato indietro quasi mille miliardi fra tasse, multe e cartelle arretrate.
L'attività Riscossione è bloccata da marzo 2020 come conseguenza della pandemia, ma si tratta solo dell’ultimo anno, una goccia in un mare di burocrazia e cavilli, ma anche di cartelle inesigibili e magazzino strapieno.
Qui la tabella relativa al carico affidato e riscosso al 2020 elaborata dalla Corte dei Conti in base ai dati forniti dall'Agenzia delle Entrate:
Anno affidamento del carico | Carico affidato al netto di sgravi e sospensioni | Totale riscosso dal 2000 al 2020 | Percentuale riscossa su carico netto |
2000 | 32.340,1 | 9.043,9 | 28,0% |
2001 | 18.957,6 | 5.025,0 | 26,5% |
2002 | 17.720,0 | 4.042,3 | 22,8% |
2003 | 19.187,0 | 4.829,4 | 25,2% |
2004 | 24.500,4 | 5.169,0 | 21,1% |
2005 | 34.927,9 | 5.864,5 | 16,8% |
2006 | 47.513,7 | 9.923,2 | 20,9% |
2007 | 45.750,5 | 7.982,7 | 17,4% |
2008 | 44.349,2 | 8.555,4 | 19,3% |
2009 | 54.517,6 | 8.401,6 | 15,4% |
2010 | 61.540,9 | 9.265,6 | 15,1% |
2011 | 68.342,5 | 8.317,5 | 12,2% |
2012 | 71.350,1 | 7.866,3 | 11,0% |
2013 | 69.467,2 | 7.688,3 | 11,1% |
2014 | 72.718,2 | 8.929,6 | 12,3% |
2015 | 70.584,8 | 8.248,7 | 11,7% |
2016 | 63.236,6 | 6.871,0 | 10,9% |
2017 | 63.960,2 | 5.715,1 | 8,9% |
2018 | 69.925,6 | 4.637,5 | 6,6% |
2019 | 68.888,9 | 2.983,0 | 4,3% |
2020 | 49.023,8 | 177,4 | 0,4% |
Totale | 1.068.802,8 | 139.537,1 | 13,1% |
In aiuto è parzialmente intervenuta la pace fiscale.
Con le definizioni agevolate del saldo e stralcio e della rottamazione delle cartelle sono entrati quasi 11 miliardi di euro nel periodo successivo alla nascita dell'Agenzia delle Entrate Riscossione, a cavallo fra 2017 e 2019.
La maggior parte dei crediti rimane comunque inesegibile, poiché in capo a soggetti falliti, persone decedute o nullatenenti oppure ad attività cessate.
L'attività di riscossione, a meno di nuovi interventi del governo, ripartirà dal 1 luglio 2021, con l'invio di notifiche e cartelle e la ripresa dei pignoramenti.
Riforma della Riscossione: cosa deve cambiare secondo la Corte dei Conti
Nel proprio report la Corte dei Conti suggerisce una serie di modifiche strutturali e normative per un migliorare il funzionamento della riscossione.
Andrebbe prima di tutto superata l'interminabile serie di notifiche che prolungano enormemente i tempi della riscossione, dal momento che viene inviata una notifica a distanza di un anno dall'intimazione di pagamento, cioè del primo avviso della cartella, che dopo sei mesi perde efficacia.
Profonde modifiche andrebbero imposte anche all'accertamento esecutivo, strumento introdotto per velocizzare le procedure di riscossione, ma a distanza di dieci anni dall'entrata in vigore ancora non ha raggiunto lo scopo. Secondo la Corte dei Conti, la ragione dell'inefficacia risiede nel fatto che i continui interventi di rinvio, accordati dalla legge nel corso degli anni, non lo fanno percepire come l'atto che dà concretamente inizio e anticipa l'esecuzione forzata al posto della notifica della cartella di pagamento.
In materia di pignoramento immobiliare, la Corte dei Conti propone le seguenti modifiche:
- consentire il pignoramento anche sull'abitazione principale;
- prevedere che la vendita coattiva immobiliare possa avvenire anche se il valore dei beni risulti inferiore a 120mila euro a condizione che la vendita stessa sia economica, cioè tale da realizzare somme superiori alle spese di procedura;
- eliminare l'obbligatorietà della preventiva iscrizione ipotecaria con un periodo di almeno 6 mesi;
- introdurre una presunzione di legge rafforzata sulla proprietà dei beni mobili che si trovano presso l’abitazione di residenza del debitore.
In tema di pignoramento presso terzi, le forme speciali andrebbero estese ai crediti pensionistici e andrebbe intrdotto anche un obbligo di dichiarazione da parte del terzo la cui assenza andrebbe equiparata a dichiarazione positiva, con conseguente assegnazione del credito.
Infine, per quanto riguarda l'utilizzo dei dati contenuti nell'anagrafe dei rapporti finanziari, per aumentare la velocità dell'azione di recupero, per la Corte dei Conti sarebbe opportuno prevedere che la struttura possa conoscere non solo dell'esistenza del rapporto, ma anche la sua attuale consistenza, con un accesso pieno ai dati del conto corrente.
Milano, 03/06/2021
Cogede
Ti Informa