Rientro dei Cervelli 2022

Con la Legge di Bilancio 2022 risultano confermate le agevolazioni fiscali sul “rientro dei cervelli” in Italia. In precedenza, la Legge di Bilancio 2021 aveva previsto l’estensione temporale dell’agevolazione per i “lavoratori impatriati” in Italia. Adesso la proroga è stata estesa anche a “docenti e ricercatori” rientrati in territorio italiano prima dell’anno 2020 e che il 31 dicembre 2019 beneficiavano già della riduzione.

Condizioni generali

  • non avere la residenza in Italia per i 2 periodi d’imposta precedente al rientro;
  • mantenerla per almeno 2 anni;
  • svolgere la futura attività lavorativa prevalentemente in territorio italiano.

Lavoratori impatriati

La durata del beneficio fiscale è di 5 anni, con un abbattimento fino al 70%. Si estende per ulteriori 5 anni nel caso in cui:

  • il lavoratore diventi proprietario di almeno un’unità immobiliare residenziale in Italia;
  • il lavoratore abbia almeno un figlio minorenne o a carico.

In questi casi, nei 5 periodi d'imposta successivi, la percentuale sarà del 50% (90 nel caso di tre figli a carico).

Docenti e ricercatori

Il beneficio fiscale comporta un abbattimento della tassazione fino al 90% e riguarda i redditi di lavoro dipendente e autonomo. 

Requisiti

  • titolo di studio universitario o equiparato;
  • residenza non occasionale all’estero;
  • documentata attività di ricerca o docenza all’estero per almeno 2 anni continuativi;
  • attività di docenza e ricerca in Italia;
  • residenza fiscale nel territorio italiano.

La durata ordinaria è di 6 anni e  può estendersi fino a 13 anni in base al numero di figli a carico e alle unità residenziali possedute in Italia.

Richiesta proroga

I lavoratori dipendenti devono presentare al datore di lavoro una richiesta scritta entro il 30 giugno dell’anno successivo al primo periodo di fruizione dell’agevolazione. Entro il 27 settembre per i lavoratori per cui tale periodo si è concluso al termine del 2020. Per usufruire dell’estensione è necessario il pagamento (tramite modello F24) di una somma pari al 5 o al 10% dei redditi di lavoro dipendente e autonomo. L'importo varia in base al numero di figli e di proprietà possedute

Questa richiesta deve contenere:

  • nome, cognome e data di nascita;
  • il codice fiscale;
  • l’indicazione di trasferimento della residenza in Italia (avvenuto entro il 30 aprile 2019);
  • l’indicazione della permanenza in Italia;
  • i dati identificativi dell’unità immobiliare;
  • il numero e la data di nascita dei figli minorenni;
  • l’anno di prima fruizione dell’agevolazione;
  • l’ammontare dei redditi di lavoro dipendente e di lavoro autonomo prodotti in Italia e oggetto dell’agevolazione.

I soggetti che esercitano un’attività di lavoro autonomo comunicano l’opzione nella dichiarazione dei redditi.

 

Milano, 06/05/2022

Cogede
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