Perché la fattura elettronica è scartata?
La fattura elettronica in molti soggetti genera ancora dubbi e perplessità. Negli ultim due mesi accade, sempre più spesso, che un soggetto che ha sempre fatturato correttamente a un suo cliente si veda scartare la fattura elettronica.
Perchè questo accade? cosa è cambiato?
Nella maggior parte dei casi ciò è dovuto all'introduzione del nuovo controllo sulle corrispondenze fra partita Iva e codice fiscale. Se i campi relativi all'anagrafica dei ropri clienti erano erati, la fattura veniva comunque recapitata correttamente. Ora invece l'errore porta allo scarto, rendendo necessaria la corretta compilazione.
Eventuale fattura scarta, si ricorda và corretta e riemessa entro 5 giorni dallo scarto.
Ecco l'elenco di tutti i controlli introdotti dalla versione 1.5 della fattura elettronica aggiunti dal 30 luglio 2019:
- Controllo sul corretto utilizzo del codice destinatario “XXXXXXX” (codice di errore 00313);
- Controllo di coerenza di partita IVA e codice fiscale (se entrambi presenti) sia per il cedente/prestatore che per il cessionario/committente (codici di errore 00320 e 00324);
- Controllo di corretta valorizzazione del codice fiscale, sia per il cedente/prestatore che per il cessionario/committente, nei casi in cui la partita IVA sia quella di un gruppo IVA (codici di errore 00321, 00322, 00325 e 00326);
- Nei casi di autofattura, controllo che la partita IVA del cedente/prestatore non sia cessata da più di 5 anni (codice di errore 00323);
- Controllo che l’indirizzo PEC indicato nel campo “PECDestinatario” non corrisponda ad una casella PEC del SdI (codice di errore 00330).
Tali controlli, se riscontrati, comportano lo scarto della fornitura. In altri termini, il soggetto che ha emesso la fattura in formato elettronico deve ritrasmettere il file xml al Sistema di interscambio.
Cogede
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Milano, 23/09/2019