Pace Fiscale 2021: Il Punto

Torna prepotentemente sul tavolo del governo la pace fiscale: non solo per la scadenza di oggi 1 marzo 2021, ma anche per le novità in cantiere con il decreto "Sostegno", l'ex "Ristori 5".

Quella del 1 marzo non è solo la scadenza delle sette rate della rottamazione ter delle cartelle e del saldo e stralcio, per le quali il MEF ha già preannunciato l'arrivo di una proroga, ma anche della ripresa delle attività di notifica da parte dell'Agenzia delle Entrate e della ripartenza dei termini per pagare le somme congelate dall'8 marzo 2020.
C'è poi il problema del magazzino dell'Agenzia delle Entrate e di quei quasi 500 miliardi di debiti inesigibili per i quali è ormai da tempo che la stessa Agenzia, per bocca del suo direttore Ernesto Maria Ruffini, chiede un intervento risolutivo.

Da più parti filtra l'indiscrezione che potrebbe rientrare nel decreto "Sostegno" la proroga postuma delle rate della pace fiscale in scadenza il 1 marzo 2021, tecnicamente una rimessione in termini, annunciata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze con un comunicato stampa sabato 27 febbraio 2021.
Parallelamente si valuta altresì lo stralcio dei debiti fino a 5mila euro, affiancato ad una nuova rottamazione delle cartelle con partenza dal mese di giugno.

Il tema più delicato rimane senza dubbio quello della scadenza, ormai dietro l’angolo, delle sette rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio delle cartelle: il termine ultimo per pagare le sei rate della pace fiscale congelate nel 2020 scade infatti il 1 marzo 2021.
L'appuntamento è da considerare estremamente importante, dal momento che in caso di omesso o insufficiente versamento si decade dai benefici della pace fiscale. Proprio per questo il MEF ha già annunciato l'arrivo di un provvedimento di proroga.
Il termine ultimo per pagare le rate della pace fiscale del 2020 e la prima della rottamazione delle cartelle del 2021 sarà dunque rinviato.

Se da un lato il comunicato del MEF non lascia dubbi in questo senso, dall'altro è ancora poco chiaro come si interverrà, se con l'ex decreto "Ristori 5", ribattezzato decreto "Sostegno", o se con un decreto ad hoc.
Si tratterà in ogni caso di una proroga postuma, una rimessione in termini, come comunicato dallo stesso Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Comunque non c'è esclusivamente la rottamazione in corso tra le misure al centro dell'attenzione.
Il Ministero dell'Economia e delle Finanze starebbe infatti lavorando ad una nuova pace fiscale a due binari.
La prima delle novità in cantiere consisterebbe nello stralcio dei debiti fino a 5mila euro emessi dal 2015, secondo lo schema già adottato con il dl 119/2018, quando era stata disposta la cancellazione dei carichi fino a 1000 euro senza adempimenti da parte dei contribuenti.

Se dovesse venire confermato, lo stralcio delle cartelle fino a 5mila euro consentirebbe di sfoltire il magazzino dell'Agenzia delle Entrate.
Tuttavia, se è vero che l'Agenzia ha più volte sollecitato un intervento politico in questo senso, è altrettanto vero che la richiesta è sempre stata quella di cancellare i carichi non più esigibili, relativi a soggetti deceduti, falliti o nullatenenti.
Non è ancora chiaro se l'intervento in cantiere prevederà una cancellazione selettiva, finalizzata ad eliminare i debiti impossibili da recuperare, o generalizzata, con il valore della cartella come unico criterio.

Il secondo filone di intervento sul quale si attendono novità dal decreto "Sostegno" è quello della nuova pace fiscale.
Le prime indiscrezioni, come abbiamo visto, parlano dell'ipotesi di una rottamazione quater delle cartelle, quelle di importo superiore ai 5mila euro: i carichi interessati dalla nuova definizione agevolata sarebbero quelli relativi a cartelle emesse dal 2015.
Riprendendo lo schema ormai rodato dalle varie rottamazioni, ad essere cancellati sarebbero in tal caso gli interessi e le sanzioni maturati nel corso degli anni.

Si parla della possibilità che la nuova pace fiscale parta da giugno, allineando i termini della nuova rottamazione delle cartelle e della definizione agevolata in corso: a fare chiarezza sarà, in ogni caso, il decreto "Sostegno".
L'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri potrebbe arrivare già entro la prossima settimana, dopo il giuramento dei sottosegretari del nuovo governo Draghi.

 

 

Milano, 01/03/2021

Cogede
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