L’estinzione del tacito assenso

I cambi di contratto unilaterali, nel settore delle telecomunicazioni, hanno creato sempre disappunto nei confronti dei clienti utilizzatori. Grazie alla seduta, svoltasi ieri, del Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, la normativa che tutela questa pratica, spesso abusata nel suo utilizzo, potrebbe subire interessanti modifiche a protezione del consumatore.

Una battaglia storica, fra i magnati del settore delle telecomunicazioni e le associazioni per i diritti dei consumatori che dopo anni di lotta trovano finalmente l’appoggio del nostro governo.

Mercoledì 5 giugno 2019, il Cncu ha proposto una modifica di legislativa del Codice delle comunicazioni elettroniche firmata dal viceministro dello Sviluppo economico Dario Galli, che potrebbero rendere la vita difficile alle società TLC che operano cambi di contratto unilaterali con la stessa frequenza con cui inventano nuove offerte. Offerte con dicitura “per sempre” che nella realtà corrisponde a “fino al prossimo cambio di contratto unilaterale”.

È ormai pratica comune quella di somministrare ai clienti cambi di contratto con condizioni più svantaggiose, rispettando solo la norma che prevede adeguato preavviso con 30 giorni di anticipo e possibilità di recesso gratuito. Il Cncu ha ritenuto che questa sia una grave vulnerabilità del sistema nei confronti del consumatore. Effettivamente le vulnerabilità della norma si ripercuotono anche a servizi accessori: basti pensare agli abbonamenti ai servizi con sovrapprezzo, che consentono la loro attivazione senza nemmeno capire come e quando possa esser successo.

La proposta legislativa

La proposta impone innanzitutto che la possibilità di cambio del contratto debba essere prevista dal contratto stesso, inoltre deve sussistere un giustificato motivo preventivamente indicato nel contratto. La modalità con cui deve essere effettuato il diritto di recesso dovrà essere esplicitata chiaramente, come anche le nuove condizioni contrattuali (gli sms incomprensibili non andranno più bene). Soprattutto il nuovo contratto dovrà essere accettato dal cliente. Nel caso in cui anche solo una di queste condizioni venga a mancare sarà possibile presentare reclamo all’operatore invalidando le variazioni contrattuali.

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Milano, 06/06/2019