Invio Cartelle Esattoriali "Sostegni Bis"
L’attività della Riscossione è stata fermata fino al 31 maggio, ma da giugno riprenderà l'invio delle cartelle esattoriali.
Il decreto "Sostegni bis" avrà, fra le altre cose, anche l'onere di modulare la ripresa del recupero debiti nei confronti dell'erario.
Considerato il momento di crisi economica, si punterà a estendere la possibilità di rateizzazione con le regole in questo momento concesse alle persone fisiche. L'ipotesi al momento più quotata punterebbe a rateizzare gli importi fino a 6 anni, ma c'è chi sta provando a tirare fino a 10 anni.
Le 35 milioni di cartelle esattoriali stoppate dal MEF il 30 aprile presto o tardi verranno recapitate ai destinatari, ma visto il particolare contesto sociale ed economico si pianificherà una ripresa dell'attività della Riscossione molto graduale.
Già il primo decreto Sostegni ha fatto in modo che le milioni di cartelle bloccate da marzo 2020 (col decreto cura Italia) verranno diluite in almeno due anni. Col decreto Sostegni bis però si prova a fare un passo in più per aiutare le partite IVA in difficoltà economica. L’idea è di partire dalle imprese che hanno chiesto (e ottenuto) i contributi a fondo perduto (la cui domanda si può inviare fino al 28 maggio).
A partire quindi da chi ha chiesto un contributo allo Stato, l’idea sarebbe quella di permettere la rateizzazione del debito fino a 6 anni. Sul tavolo di lavoro del MEF però c’è anche un'altra ipotesi, che prevederebbe l'allungamento del periodo di dilazione fino a 10 anni.
Il nodo principale da sciogliere resta sempre quello delle risorse.
Se dovesse essere confermata la linea dei contributi a fondo perduto, sarebbe già possibile pronosticare i requisiti delle partite IVA che potranno avere accesso alla rateizzazione delle cartelle, per un periodo da 6 a 10 anni.
Il fondo perduto per le partite IVA spetta nei casi di:
- calo del fatturato (non superiore a 10 milioni di euro) del 30% tra il 2020 e il 2019;
- attività avviate a partire dal 2019.
In ballo potrebbe però esserci anche un altro requisito.
La rateizzazione sarebbe possibile solo per chi avesse redditi non superiori a 100mila euro all'anno.
Non rimane che attendere l'approvazione del decreto "Sostegni bis" per sapere quali saranno i termini con cui il fisco riprenderà l'attività di riscossione.
Milano, 08/05/2021
Cogede
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