Il certificato unico dei debiti
L’Agenzia delle Entrate ha così inventato un nuovo strumento di sintesi: il certificato unico dei debiti tributari, un documento che potrebbe incutere terrore anche al peggiore dei contribuenti d’Italia.
Il documento di sintesi riporterà la sintesi delle cartelle esattoriali non saldate; Imu, bollo auto, contributi Inps, Irpef, Iva e qualsiasi altro tipo di imposta scaduta, tutto in unico documento.
Dal prospetto si potranno evincere informazioni riguardanti la tipologia dell’atto dal quale scaturisce il debito, il numero identificativo dell’atto, l’anno di imposta, la data di notifica, l’importo residuo dovuto e l’eventuale presenza di una rateizzazione in corso.
Il documento è facilmente richiedibile, sia dal debitore sia dai tribunali, effettuando un’istanza all’Agenzia delle Entrate, attraverso la compilazione di apposito modulo che puoi scaricare gratuitamente da questo link.
Il debitore potrà inoltre potrà delegare un soggetto che, opportunamente munito di formale delega e modulo di istanza, potrà ritirare il certificato unico dei debiti.
Il modulo va presentato all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate competente, mediante consegna diretta all’ufficio che rilascia la relativa ricevuta, o mediante raccomandata con avviso di ricevimento allegando una fotocopia del documento di identità. Inoltre è possibile effettuare la richiesta inviando una PEC con oggetto “Richiesta Certificato unico debiti tributari (Art. 364 D. lgs. n. 14/2019)” Gli indirizzi PEC degli uffici dell’Agenzia delle Entrate sono reperibili sul sito Internet www.agenziaentrate.gov.it.
Milano, 01/07/2019
Cogede
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