Il Movimento e la Protesta di Londra

Gli arrestati sono già 290.  Il motivo è solo uno: si vuole che il governo inglese prenda misure concrete contro il cambiamento climatico e, per attirare la sua attenzione, gli attivisti del movimento “Extiction Rebellion” hanno deciso di invadere luoghi simbolo e snodi di traffico della capitale britannica e a bloccare le strade e i ponti. 

Gli organizzatori del movimento promettono una campagna globale di disobbedienza civile e non violenta, con l’adesione di 80 città in 33 Paesi: azioni di disturbo delle normali attività quotidiane, da Londra a Melbourne passando per Parigi, Amburgo e altre 25 città statunitensi. L’obiettivo è lanciare l’allarme sull’emergenza climatica e ambientale che rischia di segnare l’estinzione della razza umana in caso di mancato intervento.

Nonostante le proteste abbiano l’appoggio del sindaco Sadiq Khan, quest’ultimo invita il movimento a riordinarsi in quanto, avendo bloccato alcuni degli snodi principali della città, quali il waterloo bridge, 55 linee di bus sono state dirottate o hanno terminato prima il servizio e ciò

Il movimento è nato solo 5 mesi fa ma ha già raccolto il sostegno di innumerevoli scienziati e accademici e anche dell’arcivescovo di Canterbury.

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Milano, 17/04/2019