I fiumi di plastica

Secondo lo studio "River plastic emissions to the world's oceans", tra 1,15 e 2,41 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica finiscono ogni anno negli oceani.

Nella classifica dei fiumi più inquinanti spiccano quelli dislocati nel continente asiatico, dove la regolamentazione sul riciclo dei rifiuti è particolarmente carente. Per la precisione circa il 90% dei rifiuti totali sversati nei mari e negli oceani, proviene da 103 fiumi ubicati in Asia. Al secondo posto troviamo 8 fiumi dell'Africa, seguiti in classifica da altrettanti fiumi dislocati fra il sud e il centro America.

Il triste primato Asiatico vede così il fiume Yangtze aggiudicarsi il record assoluto di inquinamento, con una concentrazione di particelle plastiche pari a 4.137 per metro cubo, seguito dal più famoso fiume Gange. Per meglio comprendere la portata del problema basti pensare che il solo fiume Brantas, in Indonesia trasporta circa 38.900 tonnellate di plastica all'anno.

In Europa la situazione non è altrettanto drammatica. Il Danubio  "contribuisce" solo allo 0,1 % allo sversamento di plastica nel Mar Nero, trasportando da 530 a 1.500 tonnellate di plastica.

La colpa non è solo però della cattiva gestione dei rifiuti nei paesi Asiatici, poiché gran parte di questi proviene proprio da continenti che hanno deciso di eliminare così irresponsabilmente il problema dello smaltimento dei rifiuti.

Già l'anno scorso, 210 tonnellate di spazzatura dall'Indonesia sono ritornate indietro in Australia, da dove provengono. Rifiuti speciali non autorizzati venivano mischiati con quelli cartacei idonei allo smaltimento pianificato e spediti sui container in Asia, Rifiuti che spesso sono finiti per essere sversati proprio in quei fiumi tristemente soprannominati.

Cogede

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Milano, 05/12/2019