IRI, IRES e IRPEF 2017 a confronto
Iri, Ires e Irpef, sono acronimi utilizzati per definire:
Iri - Imposta di reddito d'impresa
Ires - Imposta di reddito delle società
Irpef - Imposta di reddito sulle persone fisiche.
Queste tre imposte sono tra le principali fonti di reddito per le casse dello stato italiano. La legge di Bilancio del 2017 ha introdotto una serie di novità, riproponendo una forma di tassazione in base al reddito anche per quanto riguarda le società. Esaminiamo le novità.
Iri : Imposta di reddito d'impresa.
È la novità sostanziale della legge di bilancio 2017. Infatti viene reintrodotta dopo che nel 1992 aveva cessato di esistere. Storicamente l'Iri fu istituita nel 1933 durante l'epoca fascista, ed era un’imposta finalizzata a un intervento pubblico nell'economia italiana. Nacque quindi in un momento di crisi economica come base per un ente temporaneo con lo scopo di permettere il salvataggio alle banche e alle aziende a loro connesse. Il nuovo ente era formato infatti da una sezione finanziamenti e uno di smobilizzi. Successivamente divenne un ente permanente. Negli anni sessanta, mentre l'economia italiana cresceva, l'Iri venne considerata come il mezzo che aveva creato tale miracolo. Con l'evento di tangentopoli e lo scandalo delle tangenti, il consiglio direttivo venne ridotto, e il controllo trasferito al ministero del tesoro.
Con la nuova legge di bilancio del 2017, viene rintrodotta tale imposta, come realtà opzionale che le imprese potranno scegliere in fase di dichiarazione dei redditi. Potranno optare per l'Iri le imprese individuali, le S.A.S (società in accomandita semplice) in regime di contabilità semplificata, le SNC (società in nome collettivo), le SRL (società a responsabilità limitata) a base societaria ristretta che vedono un massimo di 10 soci. A partire quindi dal prossimo anno, tali ditte potranno adottare di pagare l'IRI in sostituzione dell'IRPEF con un’aliquota fissa del 24% sui redditi che vengono lasciati in impresa. Per quella parte di reddito che invece viene prelevato dagli utili di impresa, invece si applicherà l'IRPEF
IRES: Imposta di reddito delle società.
Storicamente l'Imposta di reddito delle società nasce nel 1954, con il suffisso Imposta sulle società. Nel 1978 l'imposta sulle società viene sostituita dall'IRPEG (imposta sul reddito delle persone giuridiche) che rimase in vigore fino al 2003. Il 1° gennaio 2004 con decreto Legislativo 12.12.2003 n 344, G.U 16.12.2003 viene costituita l'odierna IRES. Sostanzialmente è una imposta proporzionale e personale con aliquota del 24%, quindi di applica su redditi in denaro, e più specificamente: redditi fondiari, redditi di capitale, redditi di lavoro, redditi di impresa, redditi diversi. La disciplina è contenuta nel Titolo II del Decreto Del Presidente della Repubblica del 22 dicembre 1986, n. 917 (definito anche Testo Unico delle Imposte sui Redditi) I soggetti passivi dell'IRES vengono indicati dall'art 73 I comma sono : enti commerciali residenti nello stato Italiano, quindi società di capitali, cooperative e di mutua assicurazione; altri enti commerciali, quindi enti pubblici e privati diversi dalle società e dai trust aventi per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciali; enti non commerciali, ovvero enti pubblici e privati diverse dalle società, compresi i trust che hanno per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività non commerciali; enti non residenti, società o enti, compresi i trust, con o senza personalità giuridica, commerciali e non , non residenti nel territorio dello stato italiano. La novità della legge di bilancio del 2017 è quella di essere ridotta la 24%. Il reddito soggetto a tale imposta è interamente assoggettato alla categoria del reddito d'impresa.
IRPEF: Imposta sul reddito personale.
L'IRPEF è la principale imposta che si paga in Italia. È a carico di ognuna delle persone fiscalmente residenti in Italia, su tutte le tipologie di reddito ovunque prodotto, sia sul territorio italiano che non. È un’imposta sui redditi, calcolata in base al reddito percepito sia dal lavoratore dipendente, sia dal pensionato che dal lavoratore autonomo.
Le tipologie di redditi sottoposti all'IRPEF sono divise in sei tipologie: redditi da lavoro autonomo, per esempio quello dei liberi professionisti; redditi di capitale, quelli derivanti dal possesso di un capitale, azioni obbligazioni, titoli di stato; redditi di lavoro dipendente; reddito fondiario, redditi diversi, redditi di impresa. In base al reddito, si parte dal 23% di imposta per un reddito inferiore a 15.000€, fino a giungere al 43% di imposta per redditi pro capite superiori ai 75.000€.
Il pagamento può avvenire a scaglioni o contemporaneamente all'acquisizione del reddito, con i relativi pagamenti di imposta.
Le tassazioni dell'Iri, dell'Ires e dell'Irpef, riguardano due ambiti differenti. Le prime due sono un’imposta sull'attività delle società ed enti a fine commerciali e non e quindi riguardano esclusivamente il reddito d'Impresa. L'aliquota si diversifica per i livelli di reddito. Nel caso dell'IRPEF invece vi è una tassazione diretta sull'attività economica della singola persona fisica.
Quindi se sei titolare di un’azienda e rientri nei requisiti per poter pagare l'IRI, dal 2017 si applica un alleggerimento della tassazione con il pagamento di questa imposta, rispetto all'IRES. Sei invece la società di riferimento non fa parte di quelle previste dalla nuova legge di bilancio del 2017 allora il pagamento dell'imposta è quella dell'IRES. Infine le persone fisiche che hanno solo reddito pro capite saranno tassate in base alla percentuale di reddito e quindi con il pagamento dell'IRPEF.