Gestori Responsabili per Disturbi Notturni
I gestori di locali hanno l'obbligo di impedire gli schiamazzi dei propri clienti rumorosi: a stabilirlo è stata la Cassazione.
Nel caso concreto, era stata emessa un'ordinanza-ingiunzione (una delle cosiddette "ordinanze antirumore") dal sindaco per violazione del regolamento comunale dopo che la polizia locale aveva accertato un disturbo della quiete pubblica fuori dal locale: il gestore del bar ha fatto opposizione, che è stata accolta dal tribunale.
Su successivo ricorso in appello del comune, il gestore si è visto ribaltare la decisione: questo perché, secondo il tribunale, il locale non aveva adottato tutte le misure idonee a preservare la quiete pubblica e non aveva impedito ai propri clienti di disturbare il vicinato a notte fonda con urla e schiamazzi.
Il gestore ha fatto allora ricorso in Cassazione.
Il suo ricorso faceva leva su due motivi: il regolamento condominiale che non gli imponeva di vigilare sul comportamento degli avventori era stato comunque rispettato, inoltre la sentenza d'appello gli imputava la responsabilità in ordine ad una vigilanza sui clienti che lui stesso aveva delegato ad alcuni collaboratori.
La Suprema Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso e condannato il gestore ricorrente, stabilendo i seguenti principi:
- il regolamento comunale impone al gestore del locale un duplice obbligo: quello di sensibilizzare i clienti alla riduzione del rumore e quello di svolgere un'adeguata informazione all'interno ed all'esterno del locale;
- l'apposizione di cartelli informativi all'esterno del locale non è da sola sufficiente per considerare rispettato l'obbligo di adottare tutte le misure idonee a contenere il disturbo per la quiete pubblica;
- anche la presenza di collaboratori non è sufficiente per raggiungere il risultato, perché nel caso concreto da un lato non è stata provata, dall'altro non avrebbe comunque potuto escludere la responsabilità dell'esercente;
- in definitiva, il gestore ha comunque l'obbligo di impedire urla e schiamazzi fuori dal proprio locale.
Milano, 22/09/2021
Cogede
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