Forfettari: Novità dal 2022

Con la riforma fiscale novità in arrivo per i contribuenti forfettari.
Se, da una parte, resta salva la flat tax per le partite IVA, dall'altro si stanno studiando diverse ipotesi di modifica, a partire dall'estensione dell'obbligo di fattura elettronica.

Se all'inizio si parlava di abolire il regime forfettario a partire dal 2022, il mantenimento del sistema di tassazione agevolato sembra una certezza.
In ogni caso, si fa sempre maggiore la necessità migliorare le misure per il contrasto all'evasione fiscale.

Una di queste sarebbe proprio l'estensione dell'obbligo della fattura elettronica.
Potrebbe essere questa una di quelle da mettere in atto subito, già con la legge di bilancio 2022.

Come sappiamo, la fatturazione elettronica è stata estesa a tutti gli operatori economici a partire dal 1 gennaio 2019, sia per le transazioni tra privati che verso consumatori finali, allo scopo di contrastare l'evasione fiscale in materia di IVA.
L'obiettivo ora è quello di sfruttare al meglio le potenzialità della fatturazione elettronica, anche superando gli ostacoli in tema di privacy che fino adesso hanno impedito l'utilizzo esteso delle informazioni in possesso dell'Agenzia delle Entrate.

Nell'ottica di costruire un archivio di dati per il contrasto all'evasione, la volontà di ampliare i soggetti obbligati alla fatturazione elettronica cresce sempre di più.

Chi rientra nel regime forfettario dovrà quindi adeguarsi alla digitalizzazione del fisco e, a partire dal 2022, passare alla fattura elettronica non più in via facoltativa ma obbligatoria.
Si tratta di circa oltre un milione e mezzo fra autonomi, professionisti e ditte individuali, che in questo momento beneficiano della flat tax al 15% e sono esenti dall'obbligo. In attesa della discussione in Consiglio dei Ministri, le possibili novità in arrivo per i titolari di partita IVA in regime forfettario sono numerose.

Infatti non c'è in ballo solo l'avvio dell'obbligo di fatturazione elettronica, ma anche l'introduzione di una nuova forma di tassazione agevolata per chi supererà il limite di 65mila euro.
Il motivo è legato al brusco passaggio dalla tassazione flat del 15% alle aliquote IRPEF. Ed è per questo che, superati i 65mila euro di fatturato, tra le proposte in campo c'è l'introduzione di un ulteriore regime agevolato, con una nuova flat tax al 20% che, superata la soglia per la permanenza nel regime forfettario, si applicherebbe per due anni prima del passaggio definitivo alla tassazione per aliquote e scaglioni IRPEF.
Una sorta di transizione correlata ad un aumento del volume d'affari pari ad almeno il 10% per ciascuno degli anni di applicazione.

 

 

Milano, 08/10/2021

Cogede
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