Fondo Perduto a Conguaglio: Scadenze
L'impianto del decreto "Sostegni bis" determina per imprese e professionisti di fatto l'obbligo di inviare in tempi rapidi la dichiarazione dei redditi 2021, rispetto al termine ordinario del 30 novembre 2021: si tratterebbe di anticipare la scadenza della dichiarazione dei redditi anticipata al 10 settembre 2021 per i titolari di partita IVA interessati.
In ogni caso, tutti i dettagli operativi relativi alle domande per i contributi a fondo perduto calcolati sulla base del peggioramento del risultato economico andranno definiti con apposito decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze che, fra le altre cose, dovrà definire la percentuale di calo da rispettare per accedere alla misura.
All'Agenzia delle Entrate spetterà invece il compito di gestire la procedura di invio delle domande, individuando gli specifici campi della dichiarazione dei redditi relativa al 2019 e al 2020 nei quali sono indicati gli importi del risultato economico di esercizio di ciascuna annualità.
I beneficiari del fondo perduto cosiddetto "a conguaglio" saranno gli operatori economici maggiormente colpiti dalla pandemia, esercenti attività d'impresa, arte o professione o che producono reddito agrario.
Accanto al doppio binario dei contributi a fondo perduto calcolati in base al calo del fatturato registrato nei diversi intervalli di tempo individuati dal decreto "Sostegni bis", è stato introdotto un aiuto il cui calcolo sarà effettuato sulla base del peggioramento del risultato economico d'esercizio relativo al 2020 rispetto a quello relativo al periodo d'imposta 2019.
Come già noto, la bozza del decreto "Sostegni bis" affida al MEF il compito di definire la percentuale di perdita che consentirà di accedere al fondo perduto a conguaglio.
Un requisito per la presentazione della domanda consisterà senz'altro nella trasmissione della dichiarazione dei redditi entro il 10 settembre 2021, con più di due mesi di anticipo rispetto alla scadenza fissata in via ordinaria al 30 novembre 2021.
L'importo del contributo a fondo perduto verrà calcolato considerando la differenza del risultato economico d'esercizio del 2020 rispetto al 2019, al netto degli aiuti già erogati nel corso del 2020.
Dall'importo emerso bisognerà perciò sottrarre tutti i contributi a fondo perduto già riconosciuti: quello previsto dal decreto "Rilancio", dal decreto "Agosto", dai decreti "Ristori" e "Natale" fino ai due decreti "Sostegni".
Il totale concedibile per ciascuna partita IVA non potrà superare i 150mila euro. Sarà l'Agenzia delle Entrate a individuare i campi della dichiarazione dei redditi relativa ai periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2020 nei quali sono indicati gli importi dei risultati economici di esercizio.
Milano, 25/05/2021
Cogede
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