Fatturazione elettronica e ravvedimento
La mancata / tardiva emissione della fattura elettronica comporta l’applicazione della sanzioni di cui al citato art. 6, ossia: dal 90% al 180% dell’imposta relativa all’importo non correttamente documentato / registrato.
In questo caso la sanzione non può essere inferiore a € 500.
Se la violazione non ha inciso sulla liquidazione dell’IVA, la sanzione è dovuta in misura fissa da € 250 a € 2.000 ovvero dal 5% al 10% del corrispettivo non documentato / registrato in presenza di operazioni non imponibili, esenti, non soggette, soggette a reverse charge ex artt. 17 e 74, commi 7 e 8, DPR n. 633/72. La sanzione in questo caso non può essere inferiore a € 500.
Inoltre la sanzione potrà essere dovuta in misura fissa (da € 250 a € 2.000) se la violazione non ha inciso nemmeno sulla determinazione del reddito;
Il Ravvedimento
Le sanzioni da pagare in caso di omessa, errata o tardiva fatturazione elettronica possono essere ridotte tramite l’istituto del ravvedimento operoso.
In estrema sintesi, giova in questa sede ricordare che l’articolo 13 del decreto legislativo numero 472/1997 prevede le seguenti riduzioni delle sanzioni:
- 1/9: entro 90 giorni dalla data di omissione o dell’errore;
- 1/8: entro il termine di presentazione della dichiarazione IVA relativa all’anno in cui è stata commessa la violazione;
- 1/7: entro il termine di presentazione della dichiarazione IVA relativa all’anno successivo in cui è stata commessa la violazione;
- 1/6: oltre il termine di presentazione della dichiarazione IVA relativa all’anno successivo in cui è stata commessa la violazione.
Esempio pratico
Un soggetto si dimentica di emettere fattura senza Iva, ad agosto.
Emette la fattura a novembre dello stesso anno. (violando l'obbligo di invio fattura entro 12 giorni dalla prestazione)
Oppure
Un soggetto si dimentica di una fattura scartata e senza Iva, ad agosto.
Rinvia fattura corretta (precedentemente scartata) a novembre dello stesso anno. (violando l'obbligo di invio di una fattura scartata entro 5 giorni)
In entrambi i casi rischia una sanzione da 250 a 2.000 euro ma ricorrendo al ravvedimento operoso "entro il termine di presentazione della dichiarazione IVA relativa all’anno in cui è stata commessa la violazione", prima della contestazione della violazione, avrà diritto a a pagare la sanzione ridotta di 31,25 ovvero 1/8 della sanzione minima di 250 euro. Un bel risparmio!
Cogede
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Milano, 27/11/2019