Birrifici Italiani: il Settore e le Regole

I numeri del Settore

Così come per altre attività, anche i birrifici italiani sono rappresentati di aziende di piccole medie dimensioni. 
L’Italia si posiziona al quarto posto per numero di birrifici nell'Unione europea a 28. E' quanto emerge dal report 2018 realizzato da Unionbirrai in collaborazione con l'Università degli studi di Firenze-ObiAr.
In Italia ci sia stato un movimento in crescita e l'Europa, con 400,2 milioni di ettolitri nel 2016, risulta essere il secondo maggiore produttore mondiale di birra subito dopo la Cina (497,8 mln di ettolitri). L'Italia ha contribuito nel 2016 alla produzione europea con 14,5 milioni di ettolitri, posizionandosi al decimo posto tra tutti i Paesi europei.
L'associazione dei produttori piccoli e indipendenti ricorda come sia un mondo in fermento, con tante novità produttive come le birre affinate in botte.

Come ottenere la Licenza

Bisogna presentare un’apposita istanza all’Ufficio delle Dogane territorialmente competente, almeno novanta giorni prima dell’inizio della propria attività , allegando tra gli altri documenti, l’elenco dei tipi di birra che il depositario intende produrre, con indicazione della relativa ricetta,  delle quantità di materie prime, e quindi anchel’acqua e grado plato atteso.

I componenti minori (luppolo, lieviti, aromatizzanti, ecc.) richiedono indicazione qualitativa, mentre i cereali (frumento, malto, orzo) sono quantificati.

Il richiedente deve poi dichiarare come intende procedere alla determinazione indiretta della birra prodotta (tramite un misuratore collegato alla fonte di energia primaria o misuratore del mosto prodotto, collegato alle caldaie tramite tubazioni fisse).

L’Ufficio delle Dogane, una volta effettuati i dovuti controlli, autorizza l’istituzione del deposito fiscale mediante rilascio, al depositario autorizzato, della licenza d’esercizio e del relativo codice d’accisa.

Ottenuta la licenza, si può iniziare a produrre la cosiddetta “cotta” di birra.

La “cotta”

Il depositario autorizzato, almeno un giorno prima dell’inizio della produzione del mosto è tenuto a inviare all’Ufficio delle Dogane, esclusivamente tramite Posta Elettronica Certificata, la comunicazione di lavoro, con validità non superiore ai trenta giorni, che indica quanto necessario all’individuazione di ciascuna cotta, sia temporalmente che fisicamente, all’interno del deposito fiscale.
I dati da comunicare sono i seguenti:

  • numerazione progressiva annua.
  • data in cui sarà effettuata ciascuna cotta.
  • tipologia di birra prodotta.
  • tini di fermentazione in cui avverrà la maturazione del prodotto.
  • il volume di mosto che si presume produrre.
  • la lettura del contatore fiscale al momento della comunicazione.

Adempimenti Contabili

L’accertamento e la liquidazione dell’imposta dovuta sono effettuati ogni giorno dal depositario sul quantitativo di birra prodotta, determinato sulla base dei coefficienti di resa precedentemente determinati, con l’applicazione della vigente aliquota d’imposta.

Il pagamento dell’accisa deve essere effettuato entro il giorno 16 del mese successivo per i prodotti immessi in consumo in ciascun mese.

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Milano, 29/04/2019