Banche in crisi, risparmi in ostaggio

La tecnica è semplice per impoverire i risparmiatori basta prima obbligarli a usare un servizio che li costringe a riporre i risparmi in un contenitore chiamato banca, poi si dà la possibilità al contenitore di usare tutti i risparmi nel tentativo di generare guadagno, se gli investimenti generano guadagno tutto va bene, se invece gli investimenti vanno male una nuova legge costruita ad hoc permetterà alla banca di avere 20 giorni per impedire ai risparmiatori di recuperare i propri risparmi sacrificio di una vita, intanto la banca avrà il tempo di trasferire quello che deve o di occultarlo a dovere così da risultare perfettamente inabile a risarcire i risparmiatori; ma la favola non è ancora finita perché in tutto ciò subentrerà un bel decreto salva banche atto a non punire nessuno ma a iniettare liquidi non solo provenienti dai risparmiatori stessi già in perdita ma da tutti i contribuenti dello stato in cui la banca ha sede.

In questo modo è possibile creare l’attività dei sogni, libertà di investire soldi non tuoi, tentare investimenti azzardati, non rischiare mai nulla se non i soldi degli altri, e se sbagli la misericordia del perdono forzato ti avvolgerà e ti permetterà di fare danni altrove magari uscendo dai giochi con una buona uscita.

Ma all’atto pratico questo sistema non esiste vero?

L’obbligo a usare il servizio banche è diventato reale nel momento che si son posti dei limiti importanti sull’utilizzo del denaro nei pagamenti, difatti non è possibile pagare sopra i 1.000 euro senza uno strumento tracciabile (gentilmente fornito dai sistemi bancari).

I 20 giorni di “congelamento dei conti correnti” sono una norma reale discussa in questi giorni dall’Unione Europea che ne sta regolarizzando le modalità di attuazione.

I decreti Salva Banche sono anch’essi una realtà, e per andare lontani basta pensare al decreto salva banche dedicato a Banca Etruria, che prevede appunto la messa in gioco di ingenti somme statali, quindi provenienti dai contribuenti, per il salvataggio della banca, o meglio venduta come salvataggio dei risparmiatori colpiti da questa “imprevedibile disgrazia”.

Milano, 01/08/2017
Team Cogede Consulting
Il Commercialista di Milano e di Pavia