Autovelox fissi, come annullare le multe

Le multe elevate con gli autovelox fissi sono impugnabili se le carreggiate non hanno determinate caratteristiche.

La Cassazione, attraverso la sentenza n. 16622/2019, ha stabilito che le multe elevate con i autovelox fissi in città sono impugnabili se la strada non presenta gli elementi tipici di riconoscimento delle “strade urbana di scorrimento”

“La pronuncia stabilisce che il rilevamento della velocità, nei centri urbani, è consentito solo con le postazioni mobili alla presenza degli agenti accertatori di polizia mentre gli autovelox fissi possono considerarsi legittimamente installati solamente lungo le strade urbane a scorrimento, e previa autorizzazione del Prefetto. Secondo la Cassazione, infatti,  "il provvedimento prefettizio di individuazione delle strade lungo le quali è possibile installare apparecchiature automatiche per il rilevamento della velocità, senza obbligo di fermo immediato del conducente, previsto dall’art. 4 del decreto-legge 20 giugno 2002, n. 121, può includere soltanto le strade del tipo imposto dalla legge mediante rinvio alla classificazione di cui all’art. 2, commi 2 e 3, c.d.s. 1992, e non altre, dovendo perciò, considerarsi illegittimo - e, pertanto, disapplicabile nel giudizio di opposizione a sanzione amministrativa - il provvedimento prefettizio che abbia autorizzato l’installazione delle suddette apparecchiature in una strada urbana che non abbia tutte le caratteristiche "minime" della "strada urbana di scorrimento", in base alla definizione recata dal comma 2, lett. D), del citato art. 2 c.d.s.”
 

La pronuncia stabilisce che il rilevamento della velocità è consentito attraverso l’utilizzo di postazioni mobili solo con la presenza di agenti accertatori di polizia mentre l’utilizzo di autovelox fissi, che non comportino la fermata del veicolo, è legalmente accettabili solo se rispettano le caratteristiche minime della “strada urbana di scorrimento” ovvero “strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate; per la sosta sono previste apposite aree o fasce laterali estranee alla carreggiata, entrambe con immissioni ed uscite concentrate”.

Cogede

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Milano, 11/09/2019