Assunzioni: nuovi obblighi in arrivo

In arrivo entro il 1 agosto 2022 un decreto legislativo approvato in bozza dal Governo. La normativa specifica cosa deve comunicare il datore di lavoro prima dell’assunzione. Si tratta di un appesantimento degli obblighi informativi. Le informazioni inerenti al rapporto devono essere riportate nel contratto di lavoro o in una informativa da fornire al lavoratore entro sette giorni dalla firma.

Contratti di applicazione 

La nuova disciplina si applicherebbe a:

  • tutti i tipi di rapporto di lavoro subordinato (compreso il lavoro domestico);
  • i rapporti di lavoro autonomo coordinato e continuativo;
  • i rapporti di lavoro occasionale.

Non sarebbero compresi:

  • rapporti di lavoro autonomo;
  • rapporti di agenzia e rappresentanza commerciale;
  • rapporti di lavoro con durata uguale o inferiore a 3 ore a settimana;
  • collaborazioni in impresa familiare;
  • pubblico impiego in rappresentanze diplomatiche;
  • prestazioni di magistrati ordinari.

Informazioni da comunicare 

  • tipologia contrattuale;
  • nome  dell'azienda e sede di lavoro;
  • data di inizio e fine, se a termine, il periodo di prova; 
  • inquadramento contrattuale  (categoria, livello e qualifica o, in alternativa, la descrizione sommaria del lavoro);
  • orario ordinario di lavoro;
  • ferie permessi e congedi retribuiti;
  • obblighi formativi connessi al rapporto di lavoro;
  • dettagli della retribuzione e contributi previdenziali e assicurativi connessi;
  • riferimento al contratto collettivo nazionale applicato al rapporto di lavoro, con l’indicazione delle parti che lo hanno sottoscritto, ed eventuali contratti  di secondo livello (territoriali e/o aziendali) collegati;
  • dettagli specifici in caso di missioni all'estero;
  • dettagli delle procedure, in caso di prestazioni organizzate da sistemi automatizzati o digitali.

Sanzioni previste 

Sono previste specifiche sanzioni in caso di omissione di alcune delle informazioni elencate, ovvero nel caso siano effettuate in ritardo o in modo incompleto. La sanzione potrebbe corrispondere a un importo compreso tra  250 e  1.500 euro per ogni lavoratore interessato.

Milano, 10/06/2022

Cogede
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