Antitrust dice stop ai rialzi in bolletta
Ennesima vittoria nel campo dei diritti del consumatore, un fulmine a ciel sereno per gli operatori che dovranno adeguarsi immediatamente.
Antitrust dice stop ai rialzi in bolletta
Solo una settimana fa denunciavamo sul nostro sito (Fatturazioni a 28 giorni interessanti novità) l'ennesima pratica scorretta adoperata dalle compagnie di servizi di telecomunicazione, che in armonia e sintonia invece di farsi concorrenza fra loro hanno preferito adoperare all'unisono rialzi dell'8% alle proprie tariffe.
Antitrust interviene con celerità
L' Antitrust è intervenuta, aprendo subito un provvedimento per verificare la sussistenza di un'intesa fra gli operatori, durante le ispezioni è emersa l'ipotesi per la quale le parti avrebbero comunicato ai propri clienti, quasi contestualmente, una variazione del canone mensile a svantaggio dei clienti, con modalità e tempistiche praticamente identiche fra i vari operatori; Questa pratica scorretta ha portato ad un ammonimento da parte dell'Antitrust
Il Garante ha così intimato agli operatori di "definire la propria offerta in modo autonomo" intimando una sospensione cautelare degli aumenti che se non rispettata porterà gli operatori inadempienti a pagare pesanti sanzioni.
Vodafone è stata la prima a recepire correttamente "la sospensione cautelare degli aumenti" cancellando gli aumenti previsti da Aprile
Previsione di cosa succederà
Gli operatori, dopo un primo momento di corretto recepimento di quanto stabilito dall' Antitrust, inizieranno ad adoperare degli aumenti autonomi, cioè non uguali nella forma di presentazione, ma probabilmente uguali nella sostanza, potrebbero arrivare a creare nuovi costi in servizi prima gratuiti, come Vodafone fece con l'introduzione del balzello per conoscere il proprio credito residuo oppure offrire servizi più limitati per numero di minuti e Gb di internet di modo tale da non far risultare un evidente accordo fra le parti, conservando comunque i margini di guadagno complessivi.
Quale sarà il vero momento di svolta?
Quando l'antitrust o altro organismo di controllo regoleranno, o semplicemente verificheranno la correttezza procedurale, della modifica di contratto unilaterale che consente, in questo caso agli operatori, di cambiare, in teoria per giustificato motivo, in pratica per motivi di guadagno, le condizioni contrattuali nei confronti del cliente.
Finché le condizioni contrattuali verranno cambiate solo a discapito del cliente e mai a vantaggio del cliente è evidente che il cambio di contratto unilaterale per "giustificato motivo" rappresenti uno stratagemma che agevola indirettamente le grandi aziende a discapito del consumatore (soprattutto se le grandi aziende si accordano insieme sulla fissazione dei prezzi ostacolando indirettamente anche l'ingresso di nuovi fornitori dello stesso servizio).
Milano, 27/03/2018
Team Cogede Consulting
Il Commercialista di Milano e di Pavia