APe Sociale 2021: Cos'è e Come Funziona
La prima finestra per presentare richiesta all'INPS per poter beneficiare dell’APe sociale scade il 31 marzo 2021: quella successiva aprirà il 15 luglio 2021.
L’anticipo pensionistico andrà a beneficio di disoccupati, caregivers, invalidi almeno al 74% e addetti a lavori gravosi che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e non siano titolari di pensione diretta, in Italia o all’estero.
Cos'è l'APe sociale
Si tratta di un sussidio economico introdotto nel 2017 ed erogato fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia in favore di alcune categorie di lavoratori a condizione di avere raggiunto i 63 anni di età e aver raggiunto 30 o 36 anni di contributi.
A quanto ammonta
L’importo dell’indennità è calcolato sulla base all’ammontare del futuro trattamento pensionistico di vecchiaia.
Il limite massimo è di 1.500 euro lordi per 12 mensilità ed è soggetto alla tassazione ordinaria.
Possono beneficiarne i lavoratori dipendenti, i lavoratori parasubordinati ed i lavoratori autonomi, mentre sono esclusi i liberi professionisti.
Chi può avere accesso all'APe sociale
Accanto ai lavoratori iscritti alle varie gestioni INPS che abbiano raggiunto i 63 anni di età, possono beneficiarne coloro che hanno cessato il lavoro, sono residenti in Italia e si trovano in una delle seguenti condizioni:
- hanno almeno 30 anni di contributi e sono in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura ovvero per scadenza del termine del rapporto di lavoro a tempo determinato a condizione che abbiano avuto, nei 36 mesi precedenti la cessazione del rapporto, periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi, che abbiano concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante da almeno tre mesi;
- hanno almeno 30 anni di contributi e al momento della richiesta di APe sociale e assistono da almeno 6 mesi il coniuge, la persona con cui è contratta l’unione civile o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità; Hanno almeno 30 anni di contributi e sono riconosciuti invalidi dalle commissioni di invalidità civile almeno al 74%;
- sono lavoratori dipendenti in possesso di almeno 36 anni di contributi che svolgono da almeno 7 anni negli ultimi dieci ovvero almeno 6 anni negli ultimi sette una o più delle attività lavorative considerate usuranti (operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici; conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni; conciatori di pelli e di pellicce; conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante; conduttori di mezzi pesanti e camion; personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni; addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza; insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido; facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati; personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia; operatori ecologici ed altri raccoglitori e separatori di rifiuti; operai dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca; pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative; lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature; marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne).
La concessione dell’indennità è vincolata alla residenza in Italia ed occorre aver cessato l’attività lavorativa.
Per attività lavorativa viene intesa l'attività di lavoro dipendente, autonomo e parasubordinato svolta in Italia o all’estero.
Per le donne è prevista una riduzione dei requisiti contributivi richiesti, pari a 12 mesi per ciascun figlio.
Termini per presentare la richiesta
La domanda per il riconoscimento dell’APe sociale può essere presentata entro i termini di scadenza del 31 marzo, del 15 luglio e, in ogni caso, non oltre il 30 novembre.
L’APe sociale decade al raggiungimento dei requisiti per la pensione.
Dal momento che il beneficiario di APe Sociale non può lavorare, la decadenza scatta anche in caso di realizzazione di redditi da lavoro sopra certi limiti:
- 8.000 euro per attività di lavoro subordinato, parasubordinato o occasionale;
- 4.800 euro in caso di redditi da lavoro autonomo.
Il diritto decade anche in caso di percezione di trattamenti di disoccupazione (NASpI) o all’indennizzo da cessazione di attività commerciale.
Milano, 27/03/2021
Cogede
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