AIR BNB: come avviare e regolare la locazione

E’ sempre più diffuso il fenomeno di Air BnB come modo per arrotondare un pò le entrate a fine mese facendo fruttare la seconda casa di proprietà oppure stanze inutilizzate.

Ebbene, visto che questo fenomeno attrae un numero elevatissimo di persone, è importante capire bene come regolare l'avvio dell'attività legata allle locazioni Air BnB.

Attività occasionale o imprenditoriale?

Innanzitutto per capire se si è obbligati all’apertura di una partita iva bisogna valutare se si svolge l’attività di locazione in maniera continuative ed abituale oppure se si tratta solo di un private che mette a disposizione il proprio patrimonio immobialiare per guadagnarci qualcosa sporadicamente.

È bene chiarire che per la legge italiana, per far diventare la locazione turistica una vera e propria attività d’impresa non basta il solo requisite di continuità ma è necessario essere organizzati in forma d’impresa.

Quale codice ateco adottare?

L’Agenzia delle entrate afferma che nel momento in cui “fornisse esclusivamente alloggio, nelle due camere di sua proprietà, verso un determinato corrispettivo, senza fornire anche servizi accessori di alcun tipo, si potrebbe intendere la stessa come un’attività svolta in modo non imprenditoriale, senza una – sia pur minima – organizzazione di mezzi e di persone” e che “in base ai principi generali dell’IVA fissati nel d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, in capo all’istante non si determineranno obblighi d’imposta qualora l’attività descritta sia svolta in modo non imprenditoriale, ma sarà piuttosto riconducibile alla fattispecie tipica del contratto di locazione d’immobili” 35.

A seguito di questo chiarimento da parte dell’Agenzia delle Entrate è quindi inteso che i soggetti che affittano un certo numero di appartamenti di proprietà e offrono anche dei servizi alla persona, devono necessariamente operare come imprenditori professionali. Anche se il limite di camere e appartamenti cambia da regione a regione è un tratto comune delle varie normative che l’attività professionale svolta imponga l’obbligo di aprire la partita IVA, entro 30 giorni dall’inizio della propria attività, e contemporaneamente effettuare le apposite comunicazioni in Camera di Commercio e al pagamento dei diritti annuali.

Sia che si tratti di affittacamere che generalmente sono riconosciuti come soggetti professionali, sia che si tratti di case vacanze oltre un certo numero, sia che si tratti di B&B, è generalmente richiesta la presentazione della SCIA allo sportello unico per le attività produttive (SUAP) del proprio comune.

A seconda che si tratta quindi di semplice locazione (seppur organizzata in forma di impresa) oppure se si tratta di prestazioni di servizi extra alberghieri i codici ateco da utilizzare sono i seguenti: 68.20.01 nel primo caso (Locazione immobiliare di beni in proprio o in leasing) e 55.20.52 nel secondo caso (Attività di affittacamere per brevi soggiorni, case vacanza, bed and breakfast, residence).

Nel prossimo articolo riguardante Air BnB parleremo di come funziona la tassazione dei canoni di locazioni Air BnB, rimanete quindi sempre collegati su www.cogedeconsulting.it per non perdervelo!

Milano, 22/01/2020

Cogede
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