730 Precompilato e Rimborsi

Il Covid farà slittare anche nel 2021 la scadenza del 730 precompilato: la data fissata per l'accesso al 730 predisposto dall'Agenzia delle Entrate al momento è quella del 10 maggio 2021.
È la conseguenza dell’effetto domino causato dalle altre proroghe contenute nel decreto "Sostegni" adottate per andare incontro alle difficoltà degli operatori tenuti ad inviare i dati che servono a predisporre la precompilata.

Le ulteriori proroghe

Fra le scadenze interessate dalla proroga al 31 marzo 2021 c’è anche il termine entro cui i sostituti d'imposta devono trasmettere all'Agenzia delle Entrate e consegnare agli interessati i dati delle certificazioni uniche relative ai redditi del 2020.

Dello stesso rinvio possono usufruire tutti coloro che sono chiamati a inviare i dati relativi alle spese detraibili o deducibili, come, ad esempio, le banche per gli interessi passivi sui mutui, gli amministratori di condominio per i bonus sui lavori effettuati sulle parti comuni o le scuole.
Si tratta di tutte quelle informazioni che l'amministrazione finanziaria userà per preparare le dichiarazioni dei redditi precompilate e che nel 2020 hanno sfiorato il miliardo di dati, per la maggior parte spese mediche trasmesse da farmacie, medici e altri operatori sanitari.

Attività preliminari in vista del 730

In attesa del 10 maggio 2021, ci sono una serie di attività che i contribuenti possono già svolgere per farsi trovare pronti.

Direttamente sul portale dell'Agenzia è infatti possibile accedere a una sezione che consente di verificare i dati relativi a fabbricati e terreni, storicamente una delle sezioni in cui si trova il maggior numero di errori nell'inserimento delle informazioni precaricate dal Fisco.

Fra le altre attività preliminari, può essere utile comunicare al datore di lavoro i dati del coniuge o dei familiari a carico.

Pagamenti tracciati e come documentarli

La novità più interessante di quest'anno riguarda però il riscontro sulle spese detraibili al 19%, che a partire dal 1 gennaio 2020, ad eccezione dei medicinali e delle prestazioni sanitarie, devono essere pagate con mezzi tracciabili per mantenere l'agevolazione fiscale.

Fra le altre, rientrano nell'obbligo di pagamento tracciato le spese veterinarie, funebri, le spese per attività sportive dei figli, gli affitti degli studenti fuori sede e le spese di intermediazione immobiliare.

Se il pagamento è stato fatto in contanti, la spesa non è detraibile, anche se il contribuente ha conservato la ricevuta, lo scontrino o la fattura, mentre se il pagamento è stato fatto con uno strumento tracciabile come bancomat, carta di credito o app di pagamento, la spesa è detraibile, ma bisogna aver conservato la prova dello strumento di pagamento.

 

 

Milano, 25/03/2021

Cogede
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