730: le spese deducibili e detraibili

Il modello 730 per la dichiarazione dei redditi è destinato ai lavoratori dipendenti e i pensionati. L’utilizzo non è obbligatorio ma può essere vantaggioso per ottenere il rimborso delle spese effettuate ammissibili direttamente nella busta paga o nella rata di pensione.

Principali spese detraibili

  • Spese mediche;
  • Spese per gli interessi passivi dei mutui;
  • Spese di intermediazione immobiliare;
  • Spese di assicurazione;
  • Spese di istruzione (non universitarie e universitarie);
  • Spese funebri;
  • Spese per attività sportive praticate dai ragazzi;
  • Spese veterinarie;
  • Spese di affitto;
  • Spese per il trasporto pubblico;
  • Spese di ristrutturazione (Bonus 50%) e risparmio energetico (Ecobonus 65%);
  • Spese ai fini del Sismabonus;
  • Spese ai fini del Bonus Facciate;
  • Spese ai fini del Superbonus 110%;
  • Spese per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici (Bonus mobili);
  • Spese per interventi di sistemazione a verde (Bonus Verde);
  • Spese per la rimozione delle barriere architettoniche;
  • Tutto il comparto delle erogazioni liberali a enti/associazioni benefiche, Onlus, fondazioni culturali, scientifiche, ecc.

Principali spese deducibili

  • Contributi previdenziali e assistenziali;
  • Contributi e premi per forme pensionistiche complementari e individuali;
  • Assegni periodici corrisposti all’ex coniuge;
  • Contributi previdenziali per gli addetti ai servizi domestici e familiari;
  • Contributi ed erogazioni a favore di istituzioni religiose;
  • Spese mediche e di assistenza specifica per le persone con disabilità;
  • Contributi versati ai fondi integrativi del Servizio Sanitario Nazionale;
  • Contributi alle ONG riconosciute idonee che operano con i paesi in via di sviluppo;
  • Tutto il comparto delle erogazioni liberali a enti/associazioni benefiche, culturali, scientifiche, ecc.

Se le spese detraibili si sottraggono in percentuale dall’imposta lorda, quelle deducibili vengono invece sottratte dall’ammontare del reddito complessivo. Se quindi il contribuente ha sostenuto spese deducibili avrà un reddito imponibile più basso su cui verrà applicata l’imposta lorda. Successivamente all’imposta lorda applicata sarà sottratta la percentuale delle spese detraibili (19% nel caso delle principali tipologie di spesa).

Vediamo ora un caso pratico per capire la differenza tra deduzioni e detrazioni e il modo in cui questi valori incidono sul calcolo.

ESEMPIO

Il contribuente ha un reddito complessivo pari a 10.000 euro, spese deducibili pari a 2.000 euro e detraibili pari a 1.000 euro. Togliendo al reddito complessivo le spese deducibili risulta un reddito imponibile di 8.000 euro, su cui viene calcolata l’imposta lorda. Nel caso in cui questa risulti di 1.500 euro, bisognerà sottrarre 190 euro delle spese detraibili (19% dei 1.000 euro). In questo modo si dovranno pagare 1310 euro.

Modello 730 precompilato

Ricordiamo che a partire dal 23 maggio è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate la versione precompilata del modello 730. Il contribuente non è obbligato ad utilizzare il modello 730 precompilato, restano infatti a disposizione anche le modalità ordinarie di presentazione.

La scadenza ultima disponibile per la presentazione è fissata al 30 settembre, a prescindere dalla modalità adottata.

Documentazione necessaria

Per una corretta e rapida compilazione del modello 730  è necessario avere i documenti relativi a:

  • dati del contribuente (Tessera Cisl, fotocopia codice fiscale del contribuente, del coniuge e dei familiari a carico, anche per i familiari di extracomunitari,  dichiarazione dei redditi dell'anno precedente, compresa la Certificazione Unica e eventuali deleghe di versamento, modello F24, dati del datore di lavoro che effettuerà il conguaglio, fotocopia documento del richiedente)
  • redditi di lavoro dipendente/pensione e assimilati (certificazione Unica, certificato delle pensioni estere, assegni periodici percepiti dal coniuge, in base a sentenza di separazione o divorzio, attestazione del datore di lavoro delle somme corrisposte a COLF o BADANTI);
  • Altri redditi (corrispettivi per lottizzazione terreni o cessione di immobili avvenuti negli ultimi 5 anni, redditi diversi percepiti dagli eredi);
  • Terreni e fabbricati (visura catastale, atti o contratti di compravendita, donazione, divisione, successione, contratti di locazione Legge 431/98, canone da immobili affittati, copia F24 di versamento IMU pagati nel 2021, copia del contratto, eventuale F24, modello SIRIA, Modello 69, per chi ha scelto la cedolare Secca è necessaria la ricevuta della raccomandata inviata all'inquilino);
  • Tracciabilità dei pagamenti (ricevuta bancomat/carte di credito, estratto conto, copia bollettino postale o del MAV e dei pagamenti con PagoPA). In mancanza di tale documentazione si può ricorrere all'annotazione in fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale, da parte del venditore. Questo tranne nel caso di acquisto di medicinali e dispositivi medici, di prestazioni sanitarie pubbliche o private accreditate al Servizio sanitario nazionale.

Milano, 27/05/2022

Cogede
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